Anche il Comitato di Susa della Croce Rossa Italiana aderisce alla campagna di sensibilizzazione “Non sono
un bersaglio”, un’iniziativa internazionale che pone l’attenzione sulla difficile situazione legata ai conflitti in
ambito sanitario e agli attacchi a coloro operano in quest’ambito.
“Come Presidente della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR),
denuncio da tempo l’acuirsi delle violenze ai danni di chi porta aiuto“, così dichiara il presidente Francesco
Rocca, esternando la sua preoccupazione per un “fenomeno da non sottovalutare” e prosegue “l’opera di
sensibilizzazione deve essere fatta ad ogni livello e tutti i governi devono agire per proteggere e far rispettare
gli operatori umanitari: perché colpire chi porta soccorso significa annichilire la speranza, la civiltà, il futuro
stesso”.
L’evento consiste in una serie di iniziative che si terranno nel corso del 2019 (spot e visual) che culmineranno
nel Convegno internazionale previsto per il 15 febbraio prossimo a Roma. “Non sono un bersaglio” è la
risposta a uno scenario desolante: “Sono 3.000 i casi registrati in quest’ultimo anno, a fronte di solo 1.200
denunce all’Inail. Si tratta di aggressioni a medici e infermieri in ospedale, nei Pronto Soccorso e nei presidi
medici assistenziali sparsi per il nostro Paese. Un’urgenza che si sta trasformando in emergenza nazionale.
Da nord a sud. Altro drammatico aspetto è quello delle aggressioni agli operatori delle ambulanze e dei
danneggiamenti ai mezzi stessi”.
La campagna rappresenta anche lo stimolo per istituire un Osservatorio della Croce Rossa Italiana, per
denunciare le “aggressioni subite dai suoi operatori, con l’intento di censire i rischi legati al volontariato
durante le attività svolte, evidenziare i contesti di maggior pericolo, fino ad arrivare all’elaborazione di
proposte concrete”. Il trattamento riservato a chi si offre con l’anima e con il corpo nell’assistenza a chi patisce
la sofferenza, purtroppo, appartiene anche a un Paese che suole considerarsi civile, come l’Italia.
Pur non essendoci dati precisi sul triste fenomeno, “la CRI ha deciso di istituire l’Osservatorio, proprio per
colmare questa lacuna e fornire dati attendibili”.
Sul territorio segusino il Comitato CRI ha coinvolto l’ASLTO3 al fine di divulgare i messaggi della campagna
presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Susa grazie alla collaborazione dei Volontari CRI e degli operatori
sanitari.
Pieghevole operatori sanitari
Poster operatori sanitari
Poster “Così lontano così vicino”
Poster decalogo