Croce Rossa Italiana – Comitato Locale di Susa intende rispondere alla sollecitazione pervenuta dal sig. Bernardo Sorrentino tramite l’articolo dal titolo “una domanda alla Croce Rossa” comparso sul settimanale “La Valsusa” in data 30/05/2013.
Desideriamo innanzitutto scusarci per l’increscioso accaduto informando peraltro che è stato avviato un accertamento interno volto a verificare i fatti e ad individuare eventuali responsabilità.
Al fine di chiarire l’accaduto teniamo a precisare la natura del servizio di trasporto infermi che viene svolto, a pagamento, su richiesta di utenti privati o di strutture residenziali (case di cura, riabilitazione, ecc). Vista la natura volontaristica del personale CRI generalmente vengono richiesti dall’operatore centralinista, al momento della chiamata per la richiesta del servizio, tutti i dati utili a organizzare il trasporto che verrà poi confermato, in un secondo momento, non appena verranno individuati i Volontari addetti a svolgerlo.
Rispondiamo dunque alla segnalazione chiarendo che i trasporti infermi vengono rifiutati, con congruo anticipo, solamente nel caso in cui ci siano molti servizi concomitanti (in termini di data e di orario) rendendo dunque impossibile trovare sufficienti automezzi e Volontari disponibili per effettuare il servizio.
Non è dunque comprensibile la risposta fornita dall’operatore centralinista, e non da un responsabile come erroneamente riportato nell’articolo, che motiva l’annullamento del servizio con un semplice “abbiamo altro da fare” peraltro a soli 2 giorni dalla data della visita medica.
Rinnovando le scuse per quanto accaduto ci permettiamo di voler offrire all’interessato, nel caso di ulteriore necessità, un servizio di trasporto infermi gratuito fruibile nei prossimi mesi contattando il Comitato Locale di Susa al numero telefonico 0122 62.31.49 oppure tramite il sito internet www.cri-susa.it